Progetto "Coach della salute"
Sabato 9 febbraio 2019 presso il nostro Istituto si è svolto il secondo incontro nell'ambito del Progetto regionale, proposto dal CRAD-ER (Centro Antidoping Emilia Romagna), intitolato "Coach della salute, un personal trainer per il contrasto alle errate abitudini alimentari come lotta al doping nelle giovani e nei giovani".
In questa occasione è stata consegnata a ciascun ospite una raccolta di ricette adatte alla dieta dello sportivo, e i nostri studenti hanno preparato, spiegato e fatto degustare alcuni centrifugati e gel pensati apposta per lo sport, che tengono conto sia del criterio nutrizionale, sia dell’esigenza di praticità, velocità di preparazione, gusto, trasportabilità, digeribilità e leggerezza, stagionalità, territorialità ed eventuali allergie o intolleranze. In tutto ciò docenti e ragazzi sono stati supportati e coadiuvati dai medici della Medicina Sportiva della Regione Emilia Romagna.
L’attività ha come obiettivo principale quello di promuovere sani stili di vita nello sport, soprattutto a sostegno della sana alimentazione. La sempre crescente tendenza dello sportivo al ricorso all'integratore alimentare sulla falsa idea che l'atleta, in quanto tale, abbia bisogno di un apporto nutrizionale "maggiorato", ha prodotto condotte di uso scorretto e abuso di supplementi alla dieta caratterizzate talvolta da conseguenze negative sia sulla prestazione sportiva stessa sia addirittura sulla salute.
Sostenere i concetti di "gusto", "alimento naturale", "salute" nella dieta dello sportivo deve costituire la base per una sana pratica sportiva. A tale proposito, il progetto, con il supporto di alcuni Istituti Alberghieri e dei SIAN della Regione Emilia Romagna, intende proporre, illustrare e argomentare, nella loro valenza nutrizionale, menù e ricette dedicate ai vari momenti della vita dello sportivo.
Il primo incontro si era tenuto in data 16 novembre 2018.
L’evento si è svolto in un clima conviviale ma dall’assetto rigoroso, grazie alla presenza degli studenti e di sportivi di altissimo livello, che hanno accettato senza esitazioni l’invito della scuola.
Triatleti, ultrarunner e iron man delle squadre di Ravenna e di Bologna e campioni del nuoto del calibro di Martina Grimaldi - campionessa olimpionica - e Davide de Ceglie - tre volte campione del mondo nel nuoto pinnato di fondo - utilizzeranno, per la loro dieta, nei mesi di febbraio e marzo, anche il ricettario elaborato dagli studenti.
Ospiti d’eccezione del primo incontro sono stati il dott. Enrico di Oto - un dottorato di ricerca in Oncologia e Patologia Sperimentale sulla clonalità dei carcinomi mammari conseguito presso l’University Hospital di Zurigo - che ha saputo utilizzare un linguaggio accessibile a tutti e ha catturato l’attenzione di tutta la platea, suscitando grande interesse sul tema “Sport e Nutrizione: dal DNA al piatto” e l’ingegnere-atleta-food blogger Federico Procopio – che ha partecipato al Campionato del Mondo di Triathlon delle Hawaii - che ha raccontato aneddoti divertenti sulla storia dello sport e di come, stanco dei solito riso in bianco e petto di pollo alla piastra, sia nata la sua passione per la cucina, che, unita a quella per il triathlon, ha dato i natali al suo blog (https://www.unironmanaifornelli.com), un luogo ricchissimo di spunti e punto di riferimento culinario per moltissimi atleti. “Non basta solo allenarsi per sostenere una gara dove devi nuotare per 3,8 km, pedalare per 180 km e correre per 42 km (questa è la regina delle distanze, L'IRONMAN appunto) ma serve tanta disciplina, forte motivazione e grande determinazione. Tutte cose che si possono fare solo se cambi il tuo modo di vivere, abbracciando un nuovo "Life style", tra cui anche il modo di mangiare e di alimentarti”, ha detto agli studenti Procopio.
In programma per fine marzo un incontro di restituzione grazie al quale gli alunni potranno avere un feed-back da parte degli atleti. Tutto ciò permetterà loro di acquisire specifiche competenze tecnico pratiche, organizzative e gestionali, tra cui la cura dei rapporti con il cliente, anche in relazione a specifiche esigenze dietologiche della clientela, valorizzando le risorse enogastronomiche secondo gli aspetti del Made in Italy.