Giorno della Memoria - commemorazione Enrica Calabresi
In occasione del Giorno della Memoria le classi 5C e 2AT, accompagnate dai prof. Marabini e Bergamaschi, hanno partecipato a Castel San Pietro alla commemorazione della Professoressa Enrica Calabresi presso la stele a lei dedicata. Alla presenza del Sindaco, della nipote della docente scomparsa che porta il suo nome e delle associazioni Anpi e Aned, i nostri studenti hanno contribuito al ricordo di una donna straordinaria che non si è arresa all’orrore del nazifascismo e ha combattuto come donna, come ebrea e come docente continuando a diffondere l’amore per la conoscenza fino all’ultimo. Vorremmo condividere anche qui, con voi, la memoria di una vita silenziosa, ma piena del coraggio di chi ha creduto fino in fondo nel valore della conoscenza e della cultura. Enrica Calabresi, zoologa, si laurea con una tesi sul riccio, nel 1914, un periodo in cui le donne che riescono a conseguire la laurea sono davvero poche; si reca al fronte nel 1916 al 1918 come infermiera volontaria, a seguito della perdita in battaglia del suo fidanzato Giovanni Battista De Gasperi. Rimarrà nubile per tutta la vita. Nel 1924 Enrica ottiene il diploma di abilitazione alla docenza e un posto di assistente presso l’università di Firenze: dovrà cederlo nel 1932, “per motivi di salute”, al fascista Lodovico Di Caporiacco. Enrica non si arrende, insegna presso il Liceo Galilei di Firenze, finché nel 1936 ottiene la cattedra presso l’Università di Pisa. Nel 1938 dovrà rinunciare anche al posto presso l’Università Di Pisa: a seguito dell’entrata in vigore delle leggi razziali Enrica viene dichiarata decaduta dall'abilitazione alla libera docenza in quanto "appartenente alla razza ebraica". Nuovamente Enrica non si arrende: dal 1938 fino al 1943 insegna presso la scuola ebraica di Via Farini a Firenze per garantire l’istruzione ai ragazzi ebrei cacciati dalle scuole del Regno. Nel gennaio 1944 viene arrestata e incarcerata a Santa Verdiana per essere deportata ad Auschwitz: come ultimo atto di lotta sceglie di avvelenarsi con un topicida che portava con sé da tempo e i cui effetti conosceva benissimo. Dopo due giorni di lenta e lancinante agonia, Enrica muore il 20 gennaio del 1944.